La fase più antica dell’abitato risale all'epoca preromana, ma la massima espansione del centro si ha nel periodo medievale. Il toponimo compare per la prima volta nel XIII sec. Feudo di diverse famiglie passo’ sotto gli Acquaviva, i Piccolomini, i Medici di Firenze.
La natura, l’arte, la cultura
Nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, il borgo si erge su un colle dominato dalla torre del castello. La parte più antica del paese, chiamata Ricetto, conserva parte della cinta muraria. La chiesa della Madonna del Suffragio, con una statua della Madonna che indossa un abito caratteristico del luogo. Nella sagrestia è conservata una croce d’argento, opera della scuola orafa di Sulmona, datata al XV sec. La chiesa di S. Marco Evangelista conserva altari del Rinascimento e del Barocco con statue datate al 1508. Paese posto lungo le direttrici della transumanza, accoglie il “museo della lana”, una testimonianza della pastorizia ancora molto praticata. Recentemente è stata creata una “rete museale” che si dirama in luoghi diversi del centro storico. Fondaci, case ormai in disuso sono divenuti centri espositivi della cultura materiale e delle tradizioni contadine. Nelle immediate adiacenze del paese è possibile visitare stazzi ed assistere alla mungitura e alla lavorazione del latte. Figura rappresentativa della cultura di Castel del Monte, è Francesco Giuliani, poeta-pastore, lettore appassionato di testi classici e di letteratura epica. E’ il testimone della cultura contadina, della vita semplice, degli aneddoti che ha saputo raccontare con maestria nei suoi scritti. Nell’estate del 1914 una pittrice inglese Estella Canziani, dedicò a Castel Del Monte alcuni quadri e una ventina di pagine del suo diario di viaggio “Trough the Appennines-Landscape and peasant life”.
Fonte: Regione Abruzzo Servizio Sviluppo del Turismo