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LOCALITÀ PROVINCIA DELL'AQUILA
PESCOCOSTANZO  AQ
Pescocostanzo  AQ
Cenni storici
Centro di antica origine e civiltà; la presenza di tombe risalenti al secondo-terzo secolo d.C., fanno ipotizzare un insediamento già in età romana. Il primo nucleo abitativo, risale intorno all’anno Mille; la prima menzione si ha nella seconda metà del secolo undicesimo, con il toponimo Pescu Constantii.
Il centro urbano si sviluppò soprattutto dal quattordicesimo al sedicesimo secolo, parallelamente al fiorire di una ricca economia, che richiamò nel paese anche maestri artigiani di altre regioni, i quali diedero impulso all’artigianato artistico, dal ferro battuto al legno, dai merletti ai tessuti, all'oreficeria, vanto ancora oggi della produzione artigianale locale.
La natura, l’arte, la cultura
Tra le più apprezzate stazioni di soggiorno, invernale ed estivo del centro-meridione, offre la possibilità di praticare gli sport invernali nelle vicine e attrezzate piste; nei pressi del paese si trova lo spettacolare Bosco di S. Antonio, Riserva Naturale Guidata e vero monumento naturale, con un ricco patrimonio di alberi secolari, dove le bellezze naturali si sposano con i gioielli dell’architettura e dell’arte.
Il tessuto urbano, rimasto pressoché immutato, si è formato in base ad un piano, elaborato da una Commissione urbanistica ante litteram, approvato nel 1535, dalla poetessa Vittoria Colonna, alla cui famiglia il paese apparteneva.
La rilevante presenza di palazzi, chiese e monumenti, rinascimentali e barocchi testimonia la straordinaria storia culturale ed artistica del paese, il cui centro storico è rimasto pressoché immutato: antiche case con tipiche logge e scale esterne, separate da muri frangivento; palazzetti dalle linee severe, quelli edificati nel 1500 /1600, leggiadri quelli settecenteschi , talvolta ornati da movimentati portali e finestre in pietra.
Numerosi sono gli edifici pubblici di rilievo e molteplici le emergenze monumentali, costituite da chiese e da complessi conventuali. Tra questi, l'ex monastero di S. Scolastica, edificato su disegno di Cosimo Fanzago (1624), con la facciata ornata da sei grandi nicchie a protezione dell'isolamento claustrale e il tetto incorniciato da fantasiose mensole lignee a forma di draghi, in puro stile barocco.
Opera del Fanzago è anche il grandioso altare maggiore marmoreo della chiesa di Gesù e Maria, d'impostazione barocca. Splendida, per gli arredi rinascimentali e barocchi , la collegiata di S. Maria del Colle (sec XIV), custode di preziosi dipinti. Quasi un museo dell'antico artigianato artistico pescolano: soffitti lignei intagliati e dorati, fonte battesimale e altari marmorei scolpiti e intarsiati, cancelli in ferro battuto tra cui, straordinario, per il virtuosismo degli artefici, quello barocco del cappellone del Sacramento; inoltre una preziosa statua lignea medievale della Madonna del Colle, stucchi barocchi di Giambattista Gianni e Francesco Ferradini, pala d'altare di Tanzio da Varallo (1617), raffigurante la Madonna di Costantinopoli e Santi, antichi argenti.
Ancora fiorenti nel centro sono alcune espressioni artigiane di antica tradizione, quali l'oreficeria, la lavorazione del ferro, quella del legno, il merletto a tombolo.

Fonte: Regione Abruzzo Servizio Sviluppo del Turismo
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