Frazione di Collepietro, è divenuto Comune autonomo a partire dal 1947. Le sue origini risalgono all'alto Medioevo, legate alla presenza di un insediamento monastico in località "Perello".
Nel 1254 prese parte alla fondazione dell’Aquila e fu uno dei castelli del Contado aquilano; nel XVI secolo, dopo la ribellione di questa città, fu concesso ad uno dei capitani delle truppe di Carlo V; nel 1586 venne acquistato da Ettore Caracciolo.
A fine Settecento apparteneva ai Padri Celestini dell’Aquila.
La natura, l’arte, la cultura
Alle falde del Sirente, ha la particolarità di essere costruita sulle grotte, circa settanta; fino a circa quaranta anni fa queste erano utilizzate come parti funzionali, importanti per la vita del paese. Tra tutte la più nota è la grotta di Supone, chiamata anche “Il Parlamento”, in quanto sede di riunioni per discussioni e decisioni importanti. Inoltre era uno dei centri vitali della comunità, soprattutto in inverno, in cui costituiva un riparo dal freddo.
Lo spazio era organizzato in maniera funzionale: all’ingresso si ponevano gli uomini per vigilare; verso l’interno c’erano le mucche che riscaldavano con il fiato l’ambiente, quindi le donne che tessevano e, di fronte, i bambini; una sezione era riservata ai fidanzati che socializzavano sotto stretto controllo della comunità.
Il centro storico, situato nella parte più alta del paese, racchiuso da una cinta muraria, conserva ancora abitazioni d’origine medievale e la chiesa abbaziale di S. Benedetto, che custodisce una croce d’argento cesellata, di scuola sulmonese, medaglioni su smalto, di scuola senese e dipinti secenteschi.
Fondata nel IX secolo, ma più volte rimaneggiata la chiesa è stata oggetto di recenti restauri, che hanno riportato alla luce le tipiche strutture alto medioevali.
Fonte: Regione Abruzzo Servizio Sviluppo del Turismo