Sebbene l’origine del paese si fa risalire al medioevo, le fasi più antiche dell’insediamento risalgono al periodo italico, attestato dal rinvenimento di una necropoli datata al IV secolo a.C. Appartenne poi ai Di Sangro, ai Caldora, ai Di Capua, e ai Recupito. Fino agli inizi del novecento era conosciuta per i suoi “pignatari”.
La natura, l’arte, la cultura
Fortemente legato ad una economia agro-pastorale, sede della A.R.P.O. (Associazione Regionale produttori Ovo-caprini) – promotrice della fortunata iniziativa “Adotta una pecora”, il paese cui fa da sfondo il suggestivo paesaggio dell’Oasi naturale delle Gole del Sagittario, conserva ancora testimonianze storico-artistiche di notevole pregio: merita particolare attenzione la Chiesa della Madonna delle Grazie, eretta tra il 1540 e il 1587. La pianta è a tre navate, la facciata presenta un portale del 1542, di stile rinascimentale, sormontato da un rosone. All’interno della chiesa è conservato un trittico della prima metà del ‘500, Madonna con il Bambino, S. Michele, S. Francesco. Nella sagrestia è conservata una croce processionale, opera di oreficeria della scuola di Sulmona, datata alla fine del ‘400. Importante è anche la chiesa di S. Marcello, che possiede, nel portale, esempio di stile gotico, fatto costruire da Nicolo’ da Procida, un affresco di ispirazione sacra, conservato solo parzialmente.
Adiacenti al centro abitato sono i resti di una rocca fatta costruire da Antonio di Sangro nel 1406, che ha ispirato a D’Annunzio l’ambientazione della tragedia “La fiaccola sotto il Moggio”.
Frazione del Comune di Anversa degli Abruzzi è Castrovalva, arroccata su uno sperone di roccia, ritratta in un opera dell’artista Escher.
Fonte: Regione Abruzzo Servizio Sviluppo del Turismo