Il paese sorge sui resti dell’antica Cliternum, centro degli Equi. Le prime menzioni storiche le ritroviamo su documenti del IX sec., che attestano l’estensione del paese a circa un chilometro dall’attuale abitato. Subì una disfatta nel 1223 ad opera dell’imperatore Federico II, ma furono gli stessi abitanti a ricostruire il paese nel sito odierno. La contea di Celano appartenne a Lionello Acclozamora, ai Piccolomini, ai Peretti, ai Savelli, agli Sforza-Cabrera-Bovadilla.
Il paese è patria del beato Tommaso da Celano, primo biografo di San Francesco.
La natura, l’arte, la cultura
Posto su una altura che dominava una tempo il lago Fucino, è caratterizzato urbanisticamente dalla mole imponente del Castello edificato nel 1392 da Pietro da Celano nel sec. XIV e ultimato da Antonio Piccolomini nel secolo successivo. L’edificio consta di una pianta quadrangolare con quattro torri angolari merlate, ed è circondato tutt’intorno da una cinta muraria dal perimetro irregolare, intervallata da torrioni cilindrici. All’interno vi è un grande cortile porticato con archi a sesto acuto ed una loggia al piano superiore con archi a tutto sesto con capitelli decorati dal vessillo dei Piccolomini. Nelle sale è ospitato il Museo di Arte Sacra della Marsica.
Il borgo antico conserva ancora testimonianze urbanistiche di pregio : la Chiesa del Carmine con un portale romanico del XIII sec; la chiesa di S. Giovanni Battista del Duecento, con facciata del XV sec. ed affreschi di scuola toscana, la chiesa di S. Maria della Valle costruita tra ‘400 e ‘500 con portale a lunetta affrescata. All’interno vi è una tavola con Cristo che si avvia al Calvario e il Cireneo opera di Sodoma (XVI sec.).
Recentemente, nella località Paludi è stato rinvenuto un sito archeologico. Gli scavi sistematici effettuati a partire dal 1985 hanno portato alla luce un insediamento preistorico perilacustre. Il sito, la cui collocazione cronologica può essere ascritta nel III-II millennio a.C., è caratterizzato dalla presenza di pali in legno che fuoriescono dalle paludi, usati per sorreggere le abitazioni.
Di notevole interesse naturalistico sono le gole, d'origine carsica, che formano il più spettacolare canyon dell'Italia centrale e costituiscono un itinerario mozzafiato per gli amanti del trekking.
Fonte: Regione Abruzzo Servizio Sviluppo del Turismo