Caratteristico centro medievale, sorge sul sito che fu di Pacino, antico centro dei Peligni. Numerosi ritrovamenti archeologici, tra cui interessanti pitture rupestri, legate ai riti propiziatori della caccia, documentano la presenza dell’uomo primitivo; in località Busciara si trovano resti di tombe, forni in ceramica, olle per conservare gli alimenti.
La prima testimonianza scritta del paese risale al 1170, anno in cui la chiesa di San Panfilo fu donata al vescovado di Sulmona. Il centro seguì le vicende storiche del regno di Napoli.
Appartenuto ai Caldora e ai Cantelmo, nel 1483, venne ceduto dal re di Napoli a Mario Orsini, i cui discendenti ne conservarono il possesso per oltre un secolo; successivamente appartenne ai Colonna e ai Barberini.
La natura, l’arte, la cultura
Nel parco nazionale della Majella, la montagna più giovane d’Europa, in un contesto naturale caratterizzato dal folta vegetazione e da pascoli, resi verdeggianti dalla ricca presenza di acque sorgive.
Il paese è appollaiato, come un grande uccello, su una collina alle pendici del monte Morrone, da molti ritenuta montagna sacra, in quanto ritiro di San Pietro da Morrone, papa con il nome di Celestino V, che vi fondò chiese e monasteri, oggi testimonianza del vasto movimento storico-religioso e culturale, ispirato alla sua figura.
La parte più antica del paese si snoda arroccata intorno al castello medievale, grandiosa struttura di cui sono state recentemente ristrutturate le due torri, visitabili. Le strade in pietra, i vignali, i porticati, i palazzi dai fregi rinascimentali, danno vita ai suggestivi scorci del centro storico, tra i meglio conservati d’Abruzzo. Qui si trovano un’artistica fontana del 1600, anticamente adibita a urna sepolcrale, la parrocchia di S. Maria Maggiore (tardo 1500), adorna di un ricco pulpito ligneo barocco e, non distante, il palazzo comunale.
Il paese è noto anche per avere dato i natali ai genitori della rock-star Madonna.
Fonte: Regione Abruzzo Servizio Sviluppo del Turismo