Le prime notizie sul borgo risalgono al XII secolo, ma già in un documento dell’ottavo si trova citato il Riuo Sonolo, riferito al fiume, poi chiamato Ràsino, che starebbe a indicare anche la presenza di un insediamento.
L’ubicazione sull’antica "Via degli Abruzzi", grande arteria commerciale e militare, e poi l'attività armentizia assicurarono al paese un fiorente sviluppo; il completamento della linea ferroviaria Sulmona-Isernia, (1897) ne ha favorito il decollo come stazione turistica, con una promozione d'eccezione, fatta nel 1913, dalla famiglia reale, ospitata nel primo albergo del paese, chiamato appunto “Reale”.
La natura, l’arte, la cultura
Al centro degli Altopiani maggiori d’Abruzzo, adagiata su uno sperone roccioso , protesa come un terrazzo sulla pianura sottostante, offre un clima salubre e scenari naturali di rara bellezza. E’ rinomata località di soggiorno estivo e invernale e attrezzata stazione per lo sci di pista (Monte Pratello) e per quello di fondo, oltre che base di partenza per escursioni di sci alpinismo.
L’impianto urbanistico del paese è settecentesco, con una serie di costruzioni a schiera, realizzate utilizzando le ondulazioni, i piani, i dislivelli e le altre peculiarità del sito, in un gioco compositivo che dà luogo a una unità variegata e armonica di tetti, cornicioni, ballatoi, rientranze e sporgenze.
Le stradine e le piazzette del centro storico sono impreziosite da alcuni austeri palazzi gentilizi, intorno ai quali si diffondono le case più semplici.
Nella moderna parrocchiale, ricostruita nei primi decenni del ‘900, vanno segnalati un bell'altare ligneo seicentesco, opera di Palmerio Grasso, con una statua in legno policromo, della Madonna con bambino e il paliotto dell'altare maggiore.
Fonte: Regione Abruzzo Servizio Sviluppo del Turismo