Nel suo territorio si trovano numerosi reperti d’epoca romana; in località Santa Giusta di Capriglia, sede probabilmente di una chiesa distrutta dai Saraceni, nel 1923, è stata rinvenuta una statuetta bronzea di Febo danzante, custodita ora nel Museo Nazionale Archeologico di Ancona.
Tracce della dominazione longobarda sono state rinvenute in località Monte Cannone; tra queste un elmo in cuoio e metallo, di pregevole fattura longobarda, ora conservato nel museo Nazionale Archeologico di Chieti.
Il paese attuale ha origini alto-medievali, colonizzato nei secoli VIII-IX dai monaci benedettini, ai quali si deve la fondazione dell'abbazia di S. Pancrazio. In epoca normanna fu dotato di un imponente castello a difesa della valle.
Dal Quattrocento divenne feudo di Raimondo de Anichino e di numerosi feudatari tra cui gli Orsini, i Carafa, i de Corvis.
La natura, l’arte, la cultura
Pittorescamente edificato, ai margini di uno sperone roccioso dominante la piccola valle del Rio Secco, è sovrastato dal fiabesco castello medievale (sec. XI), arroccato su un masso di arenaria, splendido esempio di costruzione perfettamente integrata con l'ambiente circostante.
Su di esso aleggia la leggenda dello Jus primae noctis, decretato dal barone Corvo de Corvis con un editto, nel 1646, che ne avrebbe provocato l’accoltellamento da parte di un giovane sposo, intollerante rispetto ai diritti avanzati dal barone sulle giovani spose, definite “tuccarelle”( tenere tacchine).
Attualmente il castello ospita un museo etnografico e manifestazioni culturali. Nei dintorni, merita una visita la romanica chiesa di S. Pancrazio.
Fonte: Regione Abruzzo Servizio Sviluppo del Turismo